LA PARTE MIGLIORE DI ME

12 aprile 2021

Ehi, ehi … nonnoooo.

Dove sei ?

Ti devo parlare.

Ho finalmente trovato la risposta.

Ti ho sempre chiesto perché per te fosse così importante dedicarti agli altri.

Perchè eri sempre disposto a trascurare le tue esigenze per mettere al primo posto quelle altrui.

Non riuscivo proprio a capirti.

Ogni volta che te lo domandavo rimanevi sul vago. Dicevi che sarei stata io far svanire questo dilemma quando sarebbe arrivato il momento giusto.

Ecco quel momento è arrivato. Ho trovato la risposta.

Senza accorgermene ho seguito dal primo momento il tuo esempio!

Sono arrivata ad una conclusione poiché mi sono ritrovata nella tua stessa situazione: non riesco a far a meno di mettere la felicità altrui davanti alla mia.

Tante volte sono stata etichettata come altruista, generosa e altrettante volte mi sono chiesta il perché lo fossi. Anzi perché anche gli altri non lo fossero.

Non tutti riescono a comprendere l’importanza di dedicare del tempo alle persone che ne hanno bisogno.

Stiamo crescendo in una società materialista e individualista.

Ed è quando ho accettato questa realtà che sono arrivata alla conclusione che è proprio quella sensazione di felicità, che provo quando capisco che facendo un piccolo gesto posso fare la differenza per qualcuno un po’ meno fortunato, che mi porta ad essere così generosa.

Non è la speranza di ricevere qualcosa indietro il motivo per cui continuo a donare un sorriso a chi vedo scoraggiato; ad ascoltare chi ha voglia di parlare; ad abbracciare chi nella vita ha subito troppe cattiverie.

Continuo a farlo perché mi rende felice pensare che forse sono stata proprio io a migliorare la giornata di una persona che forse mi ricorderà con apprezzamento.

Nonno, stai leggendo?

Beh, spero di sì, quindi ti dirò un’ultima cosa:

Proverò a fare la differenza, ricordando sempre i tuoi consigli.

Proverò ad essere una persona sempre migliore.

Ma un dubbio ce l’ho ancora.

Non sono sicura che tutte le persone si meritino il nostro aiuto, eppure davanti a queste ultime continuo a fare lo stesso errore.

Parto sempre dal presupposto che tutti siano affabili come te. Ma non potevo basarmi su una certezza più sbagliata.

Ho sempre sperato che qualcuno riuscisse a comprendere quanto valgono per me i piccoli gesti.

Il concetto di donare, spesso, viene minimizzato al gesto di regalare a una persona un oggetto materiale, ma non è così.

Le cose che rimangono veramente impresse e sono apprezzate sono le più semplici e banali: un abbraccio inaspettato, un ti voglio bene. Semplicemente ricevere assistenza nei momenti bui può stravolgerti la vita

Ed è proprio con questi gesti banali che ho migliorato la vita a ragazzi che di cose brutte ne hanno già affrontate a sufficienza.

Spesso rimanevo in silenzio, ascoltavo semplicemente le loro sofferenze,

assorbendo una parte del peso che si portavano dietro.

Altre volte dicevo loro ciò che volevano sentirsi dire. Altre ancora ho cercato di agire nell’ombra per consentirgli di vivere in un ambiente più sereno.

Mi è sempre piaciuta l’idea di poter fare la differenza e credo proprio che lo farò così: donando il mio tempo.

Grazie nonno.

Sei la persona più speciale che esista.

Ti voglio un mondo di bene.

La tua MOLLICHINA

Gaia Rescigno

2I – A. Pio

Concorso Donare mi dona … felicità