Famiglia

Cosa c’è di apparentemente più privato e personale di un matrimonio?

Due individui che si uniscono per vivere la propria vita, una felicità personale, una promessa reciproca tra due persone, in nome del ‘sano egoismo’ dell’amore.

Eppure trovo che, personalmente, sposarmi abbia aumentato, e non diminuito, il senso di far parte di una comunità di persone il cui benessere dipende anche da me.

Non soltanto: essermi assunto l’impegno e la responsabilità di vivere insieme a un’altra persona mi obbliga a essere ancora di più nel mondo, perché se voglio essere felice con mia moglie, e se voglio che lei lo sia, devo fare la mia parte per costruire un mondo il migliore possibile.

Un mondo in cui anche gli altri abbiano la possibilità di cercare la propria strada per la felicità.

Come potremmo infatti stare bene, come coppia, se intorno a noi non ci fosse che malessere, rabbia, delusione, paura, mancanza di speranza nel futuro?

Inutile nascondercelo: viviamo in tempi complessi. Riscaldamento globale, inquinamento, sovrappopolazione, difficoltà economiche, una pandemia che forse non è che la prima del secolo. C’è molto da fare per provare a cambiare in meglio, per quanto possibile, il futuro che ci attende.

Chiudere gli occhi, mettere la testa sotto la sabbia, fare finta di nulla per ‘godersi il presente’, magari tra le mura di una bella casa, accogliente e piena di comodità, oppure in una splendida località di villeggiatura, non sarebbe una soluzione, ma un semplice rinvio. Per citare Thomas Eliot, non può esserci felicità possibile, almeno per quanto mi riguarda, in una ‘terra desolata’.

Sposarmi mi ha dunque reso ancor più consapevole di come si possa essere felici – per quel tanto che la condizione umana concede – soltanto insieme, se lo sono anche gli altri; e di come ‘due’ rappresenti un numero di partenza, non di arrivo.

La felicità che ho provato impegnandomi nei confronti di mia moglie a trascorrere insieme la vita ha rappresentato una chiave per aprirmi ancora di più al mondo.

Perché è soltanto nel mondo, insieme agli altri, che potremo essere felici, o non esserlo.